lunedì 31 dicembre 2012

The last good day of the year 2012

Per l'ultimo giorno dell'anno, l'eleganza dei Cousteau...


“There's something there...
(amongst the fallen fruit and flowers)
won't rest
(only minutes, only hours)
unless
(now the morning breaks in showers)
I guess
we'll remember this all of our lives
on the last good day of the year„

giovedì 27 dicembre 2012

La fortuna del Corto (Hugo Pratt)

Le frasi più belle della letteratura #8:

Corto Maltese (fonte www.cortomaltese.com)
"Corto: «Cosa vuoi, romantica bijou?»
Pandora: «Parlare con lei, Corto Maltese.»
Corto: «Ti avverto subito che non ho voglia di sparare assieme a te!»
Pandora: «Mi dispiace di essere stata impulsiva l'ultima volta.»
Corto: «Ah, l'ultima volta... allora pensi che ce ne saranno altre?»
Pandora: «No, non voglio dire questo...»
Corto: «Insomma cosa vuoi?»
Pandora: «Volevo suggerirle qualche cosa, ma non mi prenderà sul serio. Questa è la mia paura.»
Corto: «Se ne sentono tante, una più, una meno... non fa gran differenza.»
Pandora: «Catturi il sommergibile e mi porti da mio padre... la coprirà d'oro!»
Corto: «Ecco: io sapevo che i miliardari sono pazzi, ma non riuscivo a capire come mai. Ora credo di saperlo. La loro pazzia è ereditaria... deve essere qualche cosa nell'inchiostro con cui stampano i loro dollari. La miglior cosa che tu e Cain potete fare è di starmi vicino. Porto fortuna!»
Pandora: «E lei crede veramente che questa sua fortuna sfacciata durerà per sempre?»
Corto: «E come no, mia cara... Quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano e allora presi il rasoio di mio padre e zac... me ne feci una come volevo.»"

da 'Una ballata del mare salato' (versione a fumetti), Hugo Pratt

-O-



venerdì 14 dicembre 2012

Baiser volé (Umberto Biscotti)

"Baiser volé"

Un incanto parigino
danza prigioniero
di steli d'acciaio aggrovigliati
come rovi di giardino.
Una stanza da ballo
è in piazza,
sous la Tour Eiffel.
Volute ricamate
des baisers volé.
Passi e lembi
volteggiati,
spiegazzati,
parce que je vous aime...
Lirica dissimulation da réclame,
emozione immaginaria che si fa vera,
pubblicizzando l'incomunicabile fragranza
di un profumo.

Inedito, Umberto Biscotti


-O-
Che dire? Se la fragranza è all'altezza della pubblicità, val la pena di regalarlo ad una bella donna...

lunedì 10 dicembre 2012

La bellezza di Leyla (Nezami)

Le frasi più belle della letteratura #7:

"E fra di esse ve n'era una d'impareggiabile bellezza: una luna, una bambola, un tenero svettante cipresso, una piccola bella che soltanto con uno sguardo furtivo avrebbe trafitto non uno ma mille cuori: occhi di gazzella che con un solo batter di ciglia avrebbero potuto annientare il mondo.
La sua bellezza era araba, il suo fascino quello di un giovane paggio persiano: il suo volto risplendeva come una lampada sotto il nero notturno dei capelli, una fiaccola sotto le ali di un corvo. Dalla minuscola bocca fluiva un torrente di dolcezze: e chi mai potrebbe immaginare che con lo zucchero possono vincersi eserciti?
Dall'arco del mento alla dolce convessità della fronte, alle volute dei riccioli ambrati, la natura era stata prodiga di doni con lei. Dal laccio ricurvo della treccia alla rotondità del neo, si moltiplicavano le gemme della sua bellezza. Nel cuore di ognuno era amore per lei: notturna era la sua chioma e Leyla il suo nome."

da 'Leyla e Majnun', Nezami

venerdì 7 dicembre 2012

A proposito di formiche e di internet

Questo post è per celebrare l'inizio della mia collaborazione con OMG! Science, un bel blog che parla di scienza in modo coinvolgente e divertente, nato da una costola dell'ottimo portale Molecularlab.

Il mio primo articolo parla di formiche e algoritmi internettiani. Leggete di questa curiosa relazione.

Piccola anteprima...

mercoledì 5 dicembre 2012

Arriva Natale!!!

Scaldiamoci il cuore, con il clima natalizio...


“I'm talking a day of dreams
Wishes and moonbeams
Let it tremble, tingle like a bubble full of rainbows and light
When you came to wake me and to wish me merry Christmas in love
Christmas in love„

sabato 1 dicembre 2012

Valzer brillante (Herman Hesse)

Valzer brillante


Una danza di Chopin irrompe nella sala,
una frenetica, scatenata danza,
Le finestre riflettono aria di tempesta,
una corona appassita orna il pianoforte.

Il pianoforte tu, il violino io,
così suoniamo e non finiamo mai
ed aspettiamo ansiosi, tu ed io,
chi romperà per primo l'incantesimo.

Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo
e spingerà via da sé i lumi,
e chi per primo farà la domanda
alla quale risposta non c'è.

Herman Hesse

venerdì 30 novembre 2012

Per le vie di Istanbul (Orhan Pamuk)

Le frasi più belle della letteratura #6:

Levni, Giovane danzatrice, 1710
"Non so se ho camminato sentendo il dolce suono di un liuto o la confusione - che chiamo ricordi e desideri - mi ha indicato una via d'uscita, ma non sopportavo più quell'angoscioso venditore di sottaceti. So solo che se ami una città, la giri molto e dopo anni la tua anima e il tuo corpo arrivano a conoscerla bene, in un momento di tristezza, mentre la neve cade mesta in fiocchi leggeri, le gambe ti portano spontaneamente su una collina che ti è cara.
Così, lasciando il mercato dei Maniscalchi, subito dopo la moschea di Solimano il Magnifico, guardai la neve che cadeva sul Corno d'Oro, i tetti esposti a Nord e gli angoli delle cupole battuti dalla tramontana ne erano già coperti. Le vele di una nave che entrava in città mi salutavano mentre venivano ammainate, erano dello stesso color piombo della superfice del Corno d'Oro. I cipressi e i platani, la vista dei tetti, la tristezza del pomeriggio, le voci che venivano dal quartiere lì sotto, le grida dei venditori e le urla dei bambini che giocavano nel cortile della moschea mi confermavano che d'ora in poi non avrei potuto vivere in un altro luogo. Per un attimo credetti che mi sarebbe apparso davanti agli occhi il viso del mio amore ormai dimenticato da anni.
Scesi giù per il pendio. Mi mescolai alla folla."

da 'Il mio nome è rosso', Orhan Pamuk

Arcipelaghi (Derek Walcott)


"Arcipelaghi"

Alla fine di questa frase, comincerà la pioggia.
All'orlo della pioggia una vela.

Lenta la vela perderà di vista le isole;
in una foschia se ne andrà la fede nei porti
di un'intera razza.

La guerra dei dieci anni è finita.
La chioma di Elena, una nuvola grigia.
Troia, un bianco accumulo di cenere
vicino al gocciolar del mare.

Il gocciolio si tende come le corde di un'arpa.
Un uomo con occhi annuvolati raccoglie la pioggia
e pizzica il primo verso dell'Odissea.

Derek Walcott

giovedì 22 novembre 2012

L'amante pentita di Cholen (Marguerite Duras)

Le frasi più belle della letteratura #5:

"Nel corso di un viaggio, durante la traversata di questo oceano, tardi nella notte, qualcuno era morto. Non ricorda più se successe in quello o in un altro viaggio. [...] E un'altra volta, ancora in quel viaggio, durante la traversata di quello stesso oceano, anche quella volta era già notte, nel salone del ponte principale, l'esplosione di un valzer di Chopin che lei conosceva in modo segreto e intimo, perchè per mesi aveva tentato di impararlo e non era mai riuscita a suonarlo bene, mai, tanto che poi sua madre le aveva permesso di non studiare più il pianoforte. Quella notte, perduta tra tante e tante notti, la ragazza, di questo era certa, l'aveva trascorsa su quella nave e c'era quando ciò era successo, quando era esplosa la musica di Chopin sotto il cielo luminescente. Non c'era un alito di vento e la musica si era propagata  per tutto il piroscafo buio, come un'ingiunzione del cielo, chi sa per che cosa, come un ordine divino dall'ignoto significato. E la ragazza si era alzata come per andare a uccidersi a sua volta, a buttarsi a sua volta in mare e poi aveva pianto, perchè aveva pensato all'uomo di Cholen e tutto a un tratto non era più sicura di non averlo amato, solo che quell'amore non l'aveva visto perchè si era perso nella storia come acqua nella sabbia e lei lo ritrovava soltanto ora, nell'istante della musica sul mare."

da 'L'amante', Margurite Duras

domenica 18 novembre 2012

sabato 17 novembre 2012

That pale blue dot

Le frasi più belle della letteratura #4:


«Chi ha scorto l'universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell'uomo è lui. Non gl'importa la sorte di quell'altro, non gli importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno.»
da 'La scrittura del dio', in 'Aleph', Jorge Luis Borges

Immagine "The pale blue dot", NASA
«Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.
Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora.
Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto.»
da 'Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space', Carl Sagan

-O-

lunedì 15 ottobre 2012

Suono del poeta in blues

Suono del poeta in blues
"I believe I believe I believe
love is the only one
I deceive I deceive I deceive I deceive
'cause I'm not that strong
hope you feel the same"

sabato 13 ottobre 2012

Il gaucho (Luis Sepúlveda)

Le frasi più belle della letteratura #3:


Fonte: Wikipedia
"Una volta lo vidi fotografare un gaucho di età indefinibile, di altezza vaga, di colore camaleontico sotto la luce della steppa. [...] Quell'uomo, cittadino a cavallo, abitante delle intemperie, signore dei venti, non aveva mai visto il proprio modo di essere e la prima cosa che riconobbe fu l'animale, finchè un altro cavaliere non si avvicinò e gli disse: «Sei tu, fratello, sei tu!»"
 

da 'Alchimia della luce, del rispetto e del miracolo', in 'Ritratto di gruppo con assenza', Luis Sepúlveda


mercoledì 10 ottobre 2012

Spesso il male di vivere ho incontrato (Eugenio Montale)

“Spesso il male di vivere ho incontrato”


Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. 

da 'Ossi di seppia', Eugenio Montale, 1925

Scena d'amore di Rick e Rachel (Philip K. Dick)

Le frasi più belle della letteratura #2:


"Lui si avvicinò al letto.
A forza di agitarsi Rachel riuscì a rigirarsi sulla pancia, seppellendo il viso nel bianco lenzuolo di sotto. «Questo è un nobile esemplare di letto pulito e vergine» affermò. «Solo ragazze nobili e pulite che...» S'interruppe, pensosa. «Gli androidi non possono avere figli» disse infine. «Ci perdiamo qualche cosa?»
Lui finì di spogliarla, mettendo a nudo i suoi lombi pallidi e freddi.
«Ci perdiamo qualche cosa?» ripetè. «Non lo so; non ho termini di confronto. Che si sente ad avere un figlio? Anzi che si sente a essere nati? Noi non nasciamo mica; non cresciamo; invece di morire di malattia o di vecchiaia, ci consumiamo come formiche. Sempre le formiche: ecco che cosa siamo. Cioè non te. Voglio dire, io: macchine chitinose dotate di riflessi, che non sono veramente vive.» Girò la testa d'un lato e gridò: «Io non sono viva! Non stai per andare a letto con una donna. Cerca di non rimanerci male, va bene? Hai mai fatto l'amore con un androide prima d'ora?»
«No» rispose lui, togliendosi la cravatta e la camicia."

da 'Ma gli androidi sognano pecore elettriche?', Philip K. Dick


Dallo stesso libro, fu tratto il film Blade Runner nel 1982. Ridley Scott descrisse lo stesso mondo e la stessa vicenda di Philip Dick, riposizionando completamente la filosofia dei personaggi e connotandola di significati diversi. La cupa e distopica fantascienza di Dick, divenne un noir drammatico, intriso di poesia e di postmoderno romanticismo. Così gli impudici e perversi amanti occasionali del romanzo (lo sbirro Rick e l'androide, la "cosa", Rachel), divennero i teneri innamorati del film. La sontuosa composizione musicale di Vangelis ha fatto il resto, completando l'atmosfera di questo capolavoro per immagini.

sabato 22 settembre 2012

Il mio amico, il vecchio (Luis Sepúlveda)

Le frasi più belle della letteratura #1:


"[...] e allora il vecchio mi parlò con l'accento stretto di quelli della sierra. Non mi ricordo cosa mi disse. So solo che fece riferimento alla mia stanchezza e mi indicò l'amaca. Sono uno scrittore, ma non ho parole per raccontare quello che si sente in un'amaca, in mezzo all'Amazzonia, quando la notte avvolge tutto e la pioggia cade senza pietà."

da 'Il mio amico, il vecchio', in 'Ritratto di gruppo con assenza', Luis Sepúlveda


lunedì 3 settembre 2012

Missing love

Mi fai soffrire sempre. Non trovo le parole.
E resta solo questa consapevolezza.


“Missing„

lunedì 27 agosto 2012

Noite e luar

Innamorarsi...

 

“Noite e luar
eu queria cantar
Vamos embora que ainda crece
vamos tentar...„

sabato 25 agosto 2012

Un piccolo passo per un uomo, un grande salto per l'umanità

Neil Armstrong (fonte: NASA)
Oggi è venuto a mancare Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, nel luglio del 1969. Aveva 82 anni e il suo cuore non ha retto ai postumi di un intervento chirurgico al cuore.

-o-

Mi piace pensare che non sia semplicemente morto, ma che la sua anima sia diventata una stella dell'infinito firmamento in cui aveva viaggiato. Una stella che, spero, non sia troppo lontana da quella dell'altro primo uomo spaziale, Yuri Gagarin, che l'allunaggio non potè vederlo, perchè scomparso un anno prima che avvenisse, ma che ebbe l'onore di orbitare per primo intorno al nostro pianeta e ammirarlo in tutta la sua straordinaria bellezza.

Onore a entrambi, rappresentanti divisi di due opposte ideologie, ma eroi uniti nella grandezza dei sogni dell'umanità.

-o-

Ed ecco l'istante esatto in cui l'Apollo 11 allunò, e le sue parole, quando discese dal modulo spaziale:

Il momento dell'Allunaggio

“That's one small step for man, one giant leap for mankind.„

-o-

PS: a quelli che, offendendo la memoria di Armstrong e di tutti gli scienziati che hanno lavorato dietro questo immenso traguardo ingegneristico, ancora preferiscono credere alla bufala del finto allunaggio, consiglio la lettura dell'ottimo lavoro di ricostruzione di Paolo Attivissimo. Schiaritevi la mente e smettete di credere alle fandonie!

lunedì 6 agosto 2012

Curiosity: Is there life on Mars?


Il più grande rover spaziale mai costruito è giunto su Marte. La NASA ha compiuto un altro miracolo ingegneristico. Curiosity analizzerà la stratigrafia del cratere dove è atterrato, alla ricerca di prove dell'esistenza passata o presente di condizioni utili per la vita.

-o-

E questo è un piccolo omaggio al rover, con le note del duca David Bowie, il testo parla d'altro, ma il titolo è in linea con l'evento del giorno:

“Oh man! Wonder if he'll ever know
He's in the best selling show
Is there life on Mars?„

Archeologia internettiana: Geocities vive ancora

Internet è un'invenzione giovane, ma la sua vita, tutto sommato, si può dire già lunga, data la quantità inimmaginabile di informazioni che ha accumulato e che "crea", grazie all'interazione degli internauti.

Qualunque newsgroup, qualunque forum, perfino qualunque chat è una moderna agorà e filosofi sconosciuti, mentre state leggendo questo blog, in questo istante, stanno chattando, discutendo dell'immanenza o della trascendenza di Dio, della ragione o della fede, e di tutte le altre possibili argomentazioni che la mente umana può analizzare. Perfino chiacchierano del niente.

xkcd mascherato da Geocities - Fonte: Mashable
Per quanto mi riguarda, internauta della second'ora, ma abbastanza "anziano" per ricordare il web primordiale, Internet è un errore 404 navigando in una pagina del celeberrimo Geocities. Chi non sa cos'è Geocities, legga la voce corrispondente sulla Wikipedia. Io posso solo dirvi che era una miniera di siti personali, lontanissimi dall'asettica bellezza delle moderne costruzioni del webdesign, ma così pieni di piccoli dettagli, di errori grossolani d'impaginazione, di inguardabili gif animate, di sempiterni Under construction, eppure così vivi, vissuti, ricchi di storia e passioni personali degli utenti, da risultare un panorama familiare a tutti e davvero affascinante.

Ma perchè ne sto parlando? Il motivo è semplice. Oggi, mentre cercavo il testo di un brano dei Semisonic, imbattendomi invece in uno omonimo di Tom Waits (Closing time, per la cronaca), mi sono ritrovato come per magia in questo sito che non c'è più. Geocities, infatti, fu chiuso nel 1999, dopo essere finito nella galassia Yahoo!. Ma poichè ciò che si è tanto amato, è difficile da lasciare morire senza un tentativo di salvataggio, sparuti gruppi di appassionati come me lo hanno backupato in siti clone, a eterna memoria della sua gloria. E oggi, grazie a Reocities, uno di questi siti clone, ho potuto ritrovarmi improvvisamente nel passato, ai primordi di internet. 

Davvero una bella emozione, nonchè un bel caso di archeologia internettiana, come si dirà un giorno.

L'unica cosa di cui sono dispiaciuto, è che io non ho mai avuto un account su Geocities, avendo optato per Xoom, piattaforma analoga, allora in voga, per cui non vi è più traccia del mio primo sito personale. 

Prima di chiudere il post, giacchè ne ho parlato e poichè il titolo mi sembra piuttosto eloquente ed azzeccato, parlando di un sito chiuso, ecco il video di Closing time dei Semisonic (per i più sofisticati, qui trovate l'omonima di Tom Waits):



Link correlati:
- La pagina di Reocities che ho visitato per caso

domenica 13 maggio 2012

Memories of Blue

Io e te siamo telepatici. Io ti penso e tu poi compari, toccando la mia anima.

 

Ma perchè debbo schiantarmi a riva, senza poterti appartenere, non lo so...

domenica 6 maggio 2012

Vive la France!

Oggi celebriamo la Francia, al voto elettorale...

-o-

 “Allons enfants de la Patrie
Le jour de gloire est arrivé
Contre nous de la tyrannie
L'étendard sanglant est levé!„

giovedì 3 maggio 2012

domenica 15 aprile 2012

Sunk like the Titanic

Cent'anni fa, affondava il Titanic...

-o-

“La prima classe costa mille lire,
la seconda cento, la terza dolore e spavento.
E puzza di sudore dal boccaporto
e odore di mare morto.
Sior Capitano mi stia a sentire,
ho belle e pronte le mille lire,
in prima classe voglio viaggiare
su questo splendido mare„

Oggi ricordo uno sconosciuto

“E fu così che il Pallone ebbe coraggio d'uomo
e smise di farsi giocare, per ricordare un suo giocatore... „

-o-

Dedicata ad un ragazzo che non ho mai conosciuto. Di professione calciatore, sognatore e forte cuore debole.
Pier Mario Morosini
1986-2012

-o-

Fortunatamente, almeno oggi, il calcio ha saputo fermarsi.

venerdì 13 aprile 2012

They're all spies...

“And the spies came out of the water
and you're feeling so bad 'coz you know
that the spies hide out in every corner
but you can't touch them no
'cos they're all spies...„

Amaro è o bene

Credo che tu non abbia capito proprio niente della vita, del valore dell'amore, dell'affetto e del significato dei rapporti. Tu che ti senti tanto viva e forte e matura, non hai il coraggio di dirmi niente...
-o-

“Amaro è 'o core,
pecché nun sape
chello chha da fá:
Si ha da tremmá pe' te
o si ha da fermá...
Amaro è 'o bbene...
Amaro è 'o bbene...„

lunedì 9 aprile 2012

In my place

“In my place, in my place
were lines that i couldn't change 

I was lost, oh yeah 

I was lost, I was lost
crossed lines I shouldn't have crossed

I was lost, oh yeah...

giovedì 5 aprile 2012

There are storytellers that...

“The same things all over again
When I'm close to trust someone
I knew you were not the right one for me
but I've tried to believe
and in my soul„

mercoledì 4 aprile 2012

I'm just a jealous guy

È più forte di me. Non mi va di vederti, se non sei per me. Non mi va di vederti flirtare con un altro...
-o-

“I was trying to catch your eyes
Thought that you was trying to hide
I was swallowing my pain
I was swallowing my pain
...
I'm just a jealous guy, watch out
I'm just a jealous guy, look out babe
I'm just a jealous guy„

martedì 3 aprile 2012

The truth is a whisper... you didn't say

“Truth is a whisper and only a choice
Nobody hears above this noise
Always a risk when you try and believe
I know there's so much more than me„

lunedì 2 aprile 2012

Cryings of a simple mind


It's difficult to love you
when you do the things you do
Time and time again.
And when I try to turn it off,
you turn from smooth,
you play it rough, once again

lunedì 26 marzo 2012

Benvenuti

Hello world!

... e benvenuti nel mio blog. ;-)

Questo è il mio primo post, di prova. Spero di dare una forma a questo blog, quanto prima...