mercoledì 25 dicembre 2013

E Dio disse: «Sia Newton»

"La natura e le leggi della natura giacevano nascoste nella notte; Dio disse: «Sia Newton», e tutto fu luce." (Alexander Pope)

-O-



371 anni fa nasceva Isaac Newton

venerdì 6 dicembre 2013

Addio Nelson "Invictus" Mandela

In memoria di Nelson Mandela

-O-



"Invictus"

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino;
Io sono il capitano della mia anima.

da 'Book of verses', William Ernest Henley

sabato 12 ottobre 2013

My father's eyes



“As my soul slides down to die.
How could I lose him?
What did I try?
Bit by bit, I've realized
That he was here with me;
I looked into my father's eyes.
My father's eyes.
I looked into my father's eyes.
My father's eyes„

martedì 1 ottobre 2013

Ottobre (Emilio Praga)

"Ottobre"
Jane Sutherland, After autumn rains, 1893 ca.
Collezione privata

Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo,
e la pioggia minuta e lenta cade;
le colline lontane han messo il velo,
e di fango si coprono le strade.
Piangono come vedove le biade,
e l’elegia, battendo stelo a stelo,
addormenta le selve e i nidi invade,
i nidi pieni di piume e di gelo.
Che narrano le gocce ai bruchi erranti?
Alle bucce che dice il vento fioco?
Oh nelle tombe scheletri grondanti,
oh beltà, robustezze, a poco a poco
scioglientisi coll’acqua, e vegetanti!...
E la gente sonnecchia intorno al foco.

da 'Penombre', Emilio Praga

venerdì 13 settembre 2013

Voyager 1: verso l'infinito e oltre

La mitica sonda Voyager 1 è entrata nello spazio interstellare. Lasciando il Sistema Solare esso è l'oggetto artificiale più lontano dalla Terra.


“The soundtrack reproduces the amplitude and frequency of the plasma waves as «heard» by Voyager 1. The waves detected by the instrument antennas can be simply amplified and played through a speaker. These frequencies are within the range heard by human ears„

sabato 4 maggio 2013

The blue dress


“Put it on
And don't say a word
Put it on
The one that I prefer
Put it on
And stand before my eyes
Put it on
Please don't question why„

lunedì 15 aprile 2013

La Cappella Sistina in 3D

La Cappella Sistina sul sito Vatican.va

Una spettacolare visione della Cappella Sistina in stereoscopia.
Pienamente zoomabile e fruibile anche da chi non può andarla a vedere dal vivo.
Mozza il fiato ugualmente!

martedì 2 aprile 2013

La telefonata dell'amante cinese (Marguerite Duras)

Le frasi più belle della letteratura

Jane March e Tony Leung nel film L'amante, 1992,
per la regia di Jean Jacques Annaud

"Deve essere rimasto molto tempo senza riuscire a stare con lei, senza poterle dare l’erede del patrimoni. Il ricordo della ragazza bianca, il suo corpo, doveva essere lì, sdraiato attraverso il letto. A lungo lei deve essere rimasta la padrona del suo desiderio, ciò che per lui significava emozione, immensità della tenerezza, cupa e terribile profondità della carne. Poi è arrivato il giorno in cui il desiderio della fanciulla bianca si era fatto così forte, così incontenibile da fargli apparire la sua immagine come in una vampata di febbre, tanto da penetrare l’altra donna di quel desiderio di lei, della fanciulla  bianca. Aveva dovuto ritrovarsi dentro quella donna mentendo, e mentendo fare ciò che le famiglie, il Cielo, gli antenati del nord aspettavano da lui, l’erede del nome.
Forse l’altra conosceva l’esistenza della fanciulla bianca. Aveva cameriere nate a Sadec che sapevano la storia e forse avevano parlato. Non doveva ignorare quella pena.
[…] Anni e anni, dopo la guerra, dopo i matrimoni, i figli, i divorzi, i libri, era venuto a Parigi con la moglie. Le aveva telefonato. Sono io. Lei l’aveva riconosciuto alla voce. Le aveva detto: volevo solo sentire la tua voce. Lei aveva detto, ciao, sono io. Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava e in quel tremito, improvvisamente, lei aveva ritrovato l’accento cinese. Lui sapeva che lei aveva cominciato a scrivere libri, l’aveva saputo dalla madre incontrata a Saigon. Sapeva anche del fratello piccolo, disse che ne aveva sofferto pensando a lei. E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto. Le aveva detto che era come prima, che l’amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d’amarla, che l’avrebbe amata fino alla morte."

da 'L'amante', Marguerite Duras

Traduzione di Leonella Prato Caruso per Feltrinelli 


martedì 5 marzo 2013

A cosa servono i sogni (Orhan Pamuk)

Marc Chagall, Il sogno di Lamon e Dryas, 1957
National Gallery of Canada, Ottawa
"I sogni servono a tre cose.
Alif: vuoi una cosa ma non ti permettono neanche di chiederla. Allora dici, l'ho sognato. Così, hai espresso il tuo desiderio senza chiedere.
Ba: vuoi fare qualcosa di cattivo a qualcuno. Per esempio vuoi calunniare qualcuno. Allora dici, ho sognato che la tale signora tradiva il marito, oppure ho sognato che portavano brocche e brocche di vino a quel tal pascià. Così, anche se non ci credono, parte della cattiveria va comunque a segno.
Gim: vuoi una cosa, ma non sai neanche bene quale. Racconti un sogno confuso. Gli altri lo commentano e dicono subito cosa devi chiedere e cosa ti possono dare. Per esempio dicono: tu hai bisogno di un marito, di un bambino di una casa...
Questi sogni non sono affatto cose che sogniamo veramente quando dormiamo. Tutti raccontano sogni fatti di giorno come se li avessero fatti di notte in modo da trarne vantaggio. Solo gli stupidi raccontano i sogni fatti di notte così come sono. Allora, o ti prendono in giro o commentano il tuo sogno come se ci fosse qualcosa di brutto. Invece i sogni veri non vengono presi sul serio da nessuno, neanche da chi li sogna. Voi lo fate forse?"

da 'Il mio nome è rosso' (capitolo ventiseiesimo), Orhan Pamuk

Traduzione di Marta Bertolini e Semsa Gezgin per Einaudi

martedì 19 febbraio 2013

Aniemotion: The best goals of Roberto Baggio

Oggi mi sento incompreso. E quindi mi sento come Baggio.
Siccome "Baggio" è anche sinonimo di "poesia", guardarlo lenisce l'animo.

-O-



"L'imponderabile Baggio"

Ah suonatori di piffero,
di tamburello, di viola
state un po' zitti se vola
con penne o piume di zeffiro
nella stravagante spola
da un piede all'altro, nel vivido
organizzarsi del brivido
fra la tomaia e la suola
sezionando come un raggio
(sì, laser più che persona)
l'area non più di rigore
a distrarci dall'orrore
che senza colpa impersona
l'imponderabile Baggio.

di Giovanni Raboni

sabato 26 gennaio 2013

Life

Non ho idea di chi li abbia composti, ma ho trovato questi consigli sulla vita davvero molto assennati e quindi valevoli di essere condivisi. Buona lettura!

-O-