“There's something there...
(amongst the fallen fruit and flowers)
won't rest
(only minutes, only hours)
unless
(now the morning breaks in showers)
I guess
we'll remember this all of our lives
on the last good day of the year„
"Corto: «Cosa vuoi, romantica bijou?»
Pandora: «Parlare con lei, Corto Maltese.»
Corto: «Ti avverto subito che non ho voglia di sparare assieme a te!»
Pandora: «Mi dispiace di essere stata impulsiva l'ultima volta.»
Corto: «Ah, l'ultima volta... allora pensi che ce ne saranno altre?»
Pandora: «No, non voglio dire questo...»
Corto: «Insomma cosa vuoi?»
Pandora: «Volevo suggerirle qualche cosa, ma non mi prenderà sul serio. Questa è la mia paura.»
Corto: «Se ne sentono tante, una più, una meno... non fa gran differenza.»
Pandora: «Catturi il sommergibile e mi porti da mio padre... la coprirà d'oro!»
Corto: «Ecco: io sapevo che i miliardari sono pazzi, ma non riuscivo a capire come mai. Ora credo di saperlo. La loro pazzia è ereditaria... deve essere qualche cosa nell'inchiostro con cui stampano i loro dollari. La miglior cosa che tu e Cain potete fare è di starmi vicino. Porto fortuna!»
Pandora: «E lei crede veramente che questa sua fortuna sfacciata durerà per sempre?»
Corto: «E come no, mia cara... Quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano e allora presi il rasoio di mio padre e zac... me ne feci una come volevo.»"
da 'Una ballata del mare salato' (versione a fumetti), Hugo Pratt
Un incanto parigino
danza prigioniero
di steli d'acciaio aggrovigliati
come rovi di giardino.
Una stanza da ballo
è in piazza, sous la Tour Eiffel.
Volute ricamate des baisers volé.
Passi e lembi
volteggiati,
spiegazzati, parce que je vous aime...
Lirica dissimulation da réclame,
emozione immaginaria che si fa vera,
pubblicizzando l'incomunicabile fragranza
di un profumo.
"E fra di esse ve n'era una d'impareggiabile bellezza: una luna, una
bambola, un tenero svettante cipresso, una piccola bella che soltanto
con uno sguardo furtivo avrebbe trafitto non uno ma mille cuori: occhi
di gazzella che con un solo batter di ciglia avrebbero potuto annientare
il mondo.
La sua bellezza era araba, il suo fascino quello di un
giovane paggio persiano: il suo volto risplendeva come una lampada sotto
il nero notturno dei capelli, una fiaccola sotto le ali di un corvo.
Dalla minuscola bocca fluiva un torrente di dolcezze: e chi mai potrebbe
immaginare che con lo zucchero possono vincersi eserciti?
Dall'arco del
mento alla dolce convessità della fronte, alle volute dei riccioli
ambrati, la natura era stata prodiga di doni con lei. Dal laccio ricurvo
della treccia alla rotondità del neo, si moltiplicavano le gemme della
sua bellezza. Nel cuore di ognuno era amore per lei: notturna era la sua
chioma e Leyla il suo nome."
Questo post è per celebrare l'inizio della mia collaborazione con OMG! Science, un bel blog che parla di scienza in modo coinvolgente e divertente, nato da una costola dell'ottimo portale Molecularlab.
Il mio primo articolo parla di formiche e algoritmi internettiani. Leggete di questa curiosa relazione.
“I'm talking a day of dreams
Wishes and moonbeams
Let it tremble, tingle like a bubble full of rainbows and light
When you came to wake me and to wish me merry Christmas in love
Christmas in love„
Una danza di Chopin irrompe nella sala,
una frenetica, scatenata danza,
Le finestre riflettono aria di tempesta,
una corona appassita orna il pianoforte.
Il pianoforte tu, il violino io,
così suoniamo e non finiamo mai
ed aspettiamo ansiosi, tu ed io,
chi romperà per primo l'incantesimo.
Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo
e spingerà via da sé i lumi,
e chi per primo farà la domanda
alla quale risposta non c'è.